Si è conclusa il 17 dicembre la terza edizione degli EU Agri-Food Days, l’appuntamento annuale di riferimento per il settore agroalimentare europeo. Per tre giorni, leader istituzionali, agricoltori e stakeholder si sono confrontati a Bruxelles sulla sfida centrale del prossimo decennio: garantire la sovranità alimentare dell’Unione Europea in un contesto di crisi climatica e instabilità geopolitica. Presente anche Ilaria Franchini, responsabile del settore agroalimentare di Legacoop Estense.


L’edizione 2025 ha posto l’accento sulla necessità di una resilienza pragmatica. Nel corso dei panel, la Commissione Europea ha ribadito l’impegno a sostenere la competitività delle imprese agricole attraverso il Piano Strategico della PAC, puntando su una semplificazione burocratica che permetta agli agricoltori di concentrarsi sulla produzione e sulla cura del territorio.
Uno dei momenti chiave è stata la presentazione dell’EU Agricultural Outlook 2025-2035. Il rapporto evidenzia come, nonostante le pressioni sui costi energetici, il settore agroalimentare dell’UE rimanga un pilastro dell’export globale. Tuttavia, le proiezioni indicano la necessità di una transizione accelerata verso pratiche più sostenibili per contrastare il calo delle rese causato dai fenomeni meteorologici estremi.
La giornata conclusiva, l’EU Agri-Digital Day, ha mostrato il volto tecnologico del settore. È stato annunciato un potenziamento dei finanziamenti per l’agricoltura di precisione e l’uso dei dati satellitari, strumenti considerati essenziali per ridurre l’uso di input chimici e ottimizzare le risorse idriche.
“Dobbiamo essere consapevoli che la stabilità sociale e politica del continente poggia sulla capacità dei nostri agricoltori di produrre cibo di qualità. Il messaggio emerso con forza da Bruxelles è chiaro: solo un’agricoltura forte, redditizia e resiliente rende l’Europa unita e forte di fronte alle sfide globali” afferma la responsabile del settore agroalimentare di Legacoop Estense Ilaria Franchini. “Per questo motivo, coerentemente con l’importanza strategica dichiarata, ci aspettiamo una proposta per la PAC post-2027 che non preveda alcun taglio alle risorse finanziarie. Ribadiamo inoltre la nostra netta contrarietà all’ipotesi di un ‘fondo unico’ o fondo globale che rischierebbe di diluire le specificità del settore agricolo e di sottrarre certezze ai produttori. La centralità del settore si difende con budget dedicati e strumenti certi, non con la frammentazione delle risorse”.





