Cooperativa Bilanciai, il calendario 2026 dedicato all’educazione come fondamento della pace

La fine dell’anno è tempo di bilanci. E il 2025 che volge al termine lascia un’eredità difficile da ignorare: conflitti che non si fermano, guerre che continuano a macchiare il calendario mese dopo mese, popolazioni intere che vedono il proprio futuro sospeso. Eppure, proprio nei momenti più bui, diventa essenziale guardare avanti, coltivare un auspicio, scegliere un messaggio da portare nell’anno nuovo. È con questo spirito che Società Cooperativa Bilanciai presenta il calendario 2026 «Solide Basi – Strong Grounding», dedicato al tema dell’educazione come strumento essenziale per costruire la pace. Un invito a non arrendersi, a credere che il futuro si prepara oggi, nelle aule scolastiche, tra le pagine di un libro, nella possibilità offerta a ogni bambino di imparare a pensare.

Il calendario aziendale è per tradizione un oggetto che entra negli uffici, nelle case, sulle scrivanie di clienti e partner: accompagna tutto l’anno, giorno dopo giorno. Per questo la cooperativa di Campogalliano ha scelto di affidare proprio a questo strumento un messaggio destinato a durare, non a consumarsi nell’arco di una giornata. Un messaggio che assume un significato ancora più concreto per un gruppo internazionale presente in Europa e negli Stati Uniti, che opera in contesti diversi e conosce da vicino comunità dove i conflitti non sono cronaca lontana, ma realtà quotidiana.

«Solide Basi – Strong Grounding», realizzato con le fotografie in bianco e nero di Luigi Ottani della scuola Guglielmo Marconi di Campogalliano progettata dal noto architetto friulano  Romano Botti accompagna ogni mese con citazioni di figure che hanno fatto dell’istruzione una missione e una battaglia: da Nelson Mandela a Malala Yousafzai, da Maria Montessori ad Albert Einstein, dal Dalai Lama a Helen Keller. Voci diverse per epoca e provenienza, unite dalla convinzione che l’educazione sia la più potente delle armi – l’unica capace di costruire anziché distruggere.

Il messaggio che apre il calendario affronta con chiarezza una delle conseguenze meno visibili dei conflitti armati: l’impoverimento culturale. Distruggere scuole, limitare l’accesso ai libri, comprimere il pensiero critico sono strategie che colpiscono le comunità nel profondo, spezzandone i legami e rendendole più fragili, più dipendenti. La violenza non si ferma ai fronti di guerra: attraversa i corridoi delle scuole, le mani che tengono una matita, gli occhi che leggono una storia. I bambini privati dell’istruzione perdono molto più del presente: perdono la capacità di immaginare alternative, di costruire pace, di rigenerare le proprie comunità. Per questo proteggere la scuola e la cultura significa proteggere la vita stessa.

«Abbiamo scelto questo tema perché riflette i valori su cui la nostra cooperativa è fondata da 75 anni – dichiara il presidente Cooperativa Bilanciai, Gianluca Verasani –. Crediamo nell’investimento sulle persone, nella costruzione di comunità solide, nella capacità del lavoro e della conoscenza di generare futuro. In un momento storico segnato da conflitti che sembrano non avere fine, vogliamo ricordare che l’educazione resta lo strumento più potente per costruire pace duratura. È il nostro auspicio per il 2026: che l’anno nuovo porti con sé la consapevolezza che ogni scuola aperta, ogni libro nelle mani di un bambino, ogni insegnante al lavoro è un passo verso un mondo più giusto. È un messaggio che sentiamo di condividere con i nostri collaboratori, i nostri partner e le comunità in cui operiamo».

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