Si è tenuta mercoledì 25 giugno l’Assemblea dei Soci di Abitcoop, la maggiore cooperativa di abitazione della provincia di Modena, aderente a Legacoop Estense. “I risultati che la nostra cooperativa ha raggiunto nel 2024 – ha dichiarato la Presidente Simona Arletti in apertura della sua relazione – sono positivi nonostante un contesto che resta complesso: l’inflazione ancora pesante e la perdita di potere di acquisto degli stipendi rendono difficile l’acquisto di una casa, i cui costi di costruzione sono lievitati; a ciò si aggiungono gli ostacoli all’accesso al credito. Non c’è dubbio che la proprietà resti il traguardo più ambito, ma al momento cresce sensibilmente la domanda di alloggi in godimento.”
A fine 2024 il mercato immobiliare modenese è risultato sempre più bloccato, come confermato dall’ Osservatorio Immobiliare di Nomisma: sulla base di quanto comunicato dall’Agenzie delle Entrate, tra il 2023 e il 2024 si è registrata una flessione dell’3,8% negli acquisti delle case, che si sono fermati a 2.260 compravendite complessive. A parere degli operatori del settore immobiliare, il calo dell’attività sarebbe causato dai prezzi troppi alti e dalla scarsità dell’offerta sul mercato modenese. Eppure, i prezzi continuano a crescere: per le abitazioni nuove o ristrutturate si registra un aumento del valore dell’immobile dell’1,9%, mentre per le abitazioni usate la crescita è mediamente dell’1,4%. Per quanto riguarda gli affitti, aumentano i canoni medi in tutte le zone di Modena, ma in particolare in centro (fino a 105 euro/mq per anno).
“La situazione – ha proseguito la Presidente Arletti – è sempre più difficile per una larga fascia di possibili affittuari, in particolare studenti e lavoratori. E a chi si occupa di rispondere al bisogno abitativo, come Abitcoop, viene chiesto di occuparsi di queste fasce di famiglie che non trovano risposta dal libero mercato; ma per rigenerare ampi comparti servono risorse sempre più ingenti, che rendono indispensabile l’intervento del Pubblico a sostegno del Privato”. Ed è quello che è successo nel caso dell’importante progetto di riqualificazione dell’Ex Mercato Bestiame, in cui Abitcoop ha scelto di investire una somma importante per l’acquisto di un’area che cambierà volto e diventerà Modena Moderna: saranno investiti circa 30 mil€, e questo anche grazie ai contributi del Piano Periferie e della Regione Emilia-Romagna, oltre che al prestito bancario locale e alle risorse dei soci della Cooperativa. “Lì – ha concluso Arletti – si potrà dare risposte ai tanti soci che cercano casa in affitto e costruire 70 alloggi in affitto a patti concordati, oltre a 70 in vendita a prezzi calmierati”.
Nel 2024, Abitcoop ha ribadito il suo impegno per abitazioni più sostenibili e all’avanguardia, rafforzando l’utilizzo dei protocolli CasaClima® e consolidando il concetto delle abitazioni No Gas. “Queste soluzioni – ha sottolineato il Direttore Generale Ing. Andrea Prampolini – evidenziano il ruolo di Abitcoop come guida nell’innovazione culturale e tecnologica dell’edilizia, con attenzione non solo all’ambiente ma anche al comfort degli abitanti. Anche il progetto di Modena Moderna rispecchia nella tipologia costruttiva la scelta di realizzare abitazioni ambientalmente sostenibili, riducendone consumi e impatto inquinante, nella direzione indicata dalla Direttiva Europea sulle case green. Saranno tutte case No Gas in classe energetica A4 secondo la classificazione regionale, e prevediamo la creazione di un gruppo di autoconsumo: si tratta del cosiddetto “condominio energetico”, che persegue l’obiettivo di coprire attraverso l’autoproduzione di energia tutti i costi condominiali secondo le leggi attualmente in vigore. Molto rilevante, secondo noi, anche la previsione che queste palazzine si affacceranno su palazzine si affacceranno sul cosiddetto “Parco dell’inclusività”: oltre 7500 m2 di verde innovativo”.
Inoltre, nel 2024 sono state consegnate le prime case Plus Energy Buildings a Castenaso (BO) che vedono Abitcoop, unica impresa in Italia, ad aver aderito ad un progetto europeo orientato alla realizzazione di abitazioni che, attraverso l’utilizzo delle più avanzate tecnologie, producono più energia di quella che consumano.
Dal punto di vista patrimoniale, la cooperativa conferma la propria solidità: “il bilancio di esercizio 2024 – ha illustrato Marco Pignatti, Direttore Amministrativo e Finanziario – registra oltre 9 milioni di ricavi per la gestione caratteristica, realizzati per il 98,64% verso Soci, un utile di oltre 900 mila euro e soprattutto un patrimonio netto superiore ai 58 milioni. Nel 2024 hanno fatto il loro ingresso nella cooperativa 136 nuovi soci, portando la base sociale a quota 19.447.”
Premio Reggiani – consegna delle borse di studio
Abitcoop investe sulla formazione dei propri dipendenti, dei soci e dei figli dei soci attraverso molteplici iniziative. Per le sue risorse interne, nella consapevolezza che il capitale umano rappresenta una ricchezza per la cooperativa, Abitcoop nel 2024 ha organizzato 597,5 ore di formazione, mentre per soci e figli di soci porta avanti da oltre 10 anni (dal 2012 ad oggi 85 borse di studio per un totale di 71.000 euro) il Premio di Studio Francesco Reggiani, che mette a disposizione 5 borse di studio annuali, del valore di 1000 euro ciascuna.
In occasione dell’Assemblea si è tutta la cerimonia di premiazione dei 5 vincitori, cui sono intervenuti l’Assessore alla Cultura del Comune di Modena Andrea Bortolamasi e il professor Gianluca Marchi, Prorettore Unimore, accanto alla Presidente Simona Arletti.
“Anche quest’anno – ha commentato Simona Arletti – il bando per l’assegnazione delle borse di studio intitolate a Francesco Reggiani ha riscosso interesse presso i nostri Soci e i loro figli, e sono state 11 le domande valide ricevute. Tutti i partecipanti hanno concluso il percorso di studi con laurea magistrale conseguendo il massimo dei voti e questo ci ha consentito di assegnare i premi in palio, che sono andati a Camilla Forgione (Laurea: LM-17 Fisica – Università: Università di Torino); Matteo Ciuffreda (Laurea: LM-23 Ingegneria Civile – Politecnico di Bari); Filippo Marinelli (Laurea: LM-32 Ingegneria Informatica – Università di Modena e Reggio Emilia); Doriana Catalano (Laurea: LM-53 Ingegneria dei Materiali – Università di Modena e Reggio Emilia); Lucilla Celeghini (Laurea: LM-85 BIS Scienze della Formazione Primaria – Università di Modena e Reggio Emilia).