4.529 pasti serviti a 540 ospiti in 72 serate di apertura. Oltre 6 tonnellate di ingredienti recuperati dal ciclo dello spreco, e altre 3.5 tonnellate di prodotti ricevuti in donazione, 198 volontari coinvolti nella raccolta, nella preparazione in cucina e nel servizio in sala.
Sono i numeri che raccontano il primo anno di attività del Refettorio Modena, uno dei 12 progetti del network globale Food for Soul, organizzazione fondata da Massimo Bottura e Lara Gilmore, che nel 2025 celebra dieci anni di impegno nel ripensare il valore del cibo e del significato di ospitalità in ambito sociale.
Situato nel cuore del centro storico, Refettorio Modena è uno spazio d’incontro, bellezza e dignità, dove il recupero del cibo in eccedenza si trasforma in un gesto di cura e accoglienza per chi vive condizioni di fragilità.
Il progetto ha attivato una rete trasversale di energie, a partire dal Comune di Modena: le operatrici dei Servizi Sociali hanno preso parte attiva a ogni serata di apertura, fianco a fianco con i volontari nell’accoglienza degli ospiti. Anche il tessuto privato ha risposto con generosità: oltre 20 organizzazioni, tra aziende, fondazioni e realtà locali hanno offerto sostegno economico e donazioni di prodotti. Tra queste, le cooperative da CCM, Conad e Granterre.
Molti chef del territorio hanno condiviso la missione del Refettorio, contribuendo con creatività alla trasformazione degli ingredienti recuperati. Alla fine del 2024 sono state organizzate le prime “cene a quattro mani”, incontri speciali in cui cuochi professionisti hanno collaborato con lo chef del Refettorio, Fabio Ingrao, dando vita a serate che uniscono ospitalità, attenzione allo spreco alimentare e creatività in cucina. Dai ristoranti dell’area modenese sono arrivati Gioele Merli, Cecilia Montano, Emilio Barbieri, Fabio Vandelli ed Elisa Torreggiani, mentre la chef birmana Lady GooGoo ha portato a Modena la sua esperienza dopo aver cucinato in diversi Refettori di Food for Soul all’estero, contribuendo con una contaminazione culturale e gastronomica preziosa.
Nel corso di questo primo anno, a sedersi a tavola nelle serate di apertura è stato un pubblico eterogeneo, che riflette la complessità del tessuto sociale cittadino: anziani, mamme con bambini piccoli, famiglie migranti, persone senza fissa dimora, individui che convivono con fragilità psichiche o dipendenze. Per tutti, l’esperienza condivisa va oltre il semplice pasto: è un momento di tregua e di ascolto, di conversazioni che si ripetono da una serata all’altra, di gesti che generano fiducia. L’invito, una volta ricevuto, viene trasmesso ad altri, e il posto a tavola diventa occasione di relazione. In ogni Refettorio, la bellezza – degli spazi, dei gesti, delle parole – è parte integrante del progetto: un modo per restituire dignità, riconoscere l’altro e creare le condizioni per sentirsi accolti e rispettati.
Verso la fase 2: nuove formule per una comunità che evolve
“Per molto tempo ci siamo chiesti chi fossero davvero i nostri beneficiari. All’inizio pensavamo fossero solo gli ospiti. Poi abbiamo capito che è la comunità nel suo insieme. I volontari, gli chef, i partner: tutti ricevono qualcosa. Vogliamo continuare a nutrire questo circolo virtuoso di relazioni, dove dare e ricevere si incontrano attorno alla tavola.” Eleonora Peia, Project Manager Refettorio Modena.
Dopo un primo anno dedicato alla messa a punto del modello, Refettorio Modena è pronto a entrare in una nuova fase. L’obiettivo per il 2025/26 è ampliare l’impatto del progetto, sperimentando nuove modalità di apertura e formule dedicate a segmenti diversi della comunità. Il format consolidato delle serate del lunedì e giovedì si affiancherà a nuove proposte, più flessibili e mirate, per rispondere in modo ancora più attento a bisogni specifici della comunità.
“Trent’anni fa, Modena mi ha accolta anche se venivo da lontano, dall’America. Oggi, trent’anni dopo, vedo una città che ha ancora voglia di accogliere persone, culture, capacità e risorse diverse. Questo mi conferma ogni giorno che Modena è davvero un luogo speciale.” Lara Gilmore, Presidente di Food for Soul
Un’attenzione particolare sarà rivolta a due specifici gruppi di beneficiari: da un lato gli over 65 che vivono situazioni di solitudine e fragilità; dall’altro i giovani tra i 14 e i 21 anni, già inseriti in percorsi educativi o coinvolti in esperienze di ritiro sociale. L’aspetto innovativo dell’approccio di Food for Soul sta nel ripensare il significato del cibo: non solo nutrimento, ma anche strumento di cambiamento sociale.
Questa “fase 2” punta a rafforzare il legame con il territorio e a rendere il Refettorio un catalizzatore di esperienze condivise: uno spazio capace di far dialogare il mondo del sociale, della cultura, dell’impresa. Tra le collaborazioni più significative avviate di recente si consolida il legame con il Comitato di Modena della Croce Rossa Italiana, che partecipa attivamente con un gruppo di volontari presenti ogni lunedì sera, contribuendo anche alla gestione logistica del recupero alimentare.
Cresce intanto l’interesse del mondo privato, con nuove aziende che si avvicinano al progetto riconoscendone il valore sociale e culturale. Il Refettorio si apre così a momenti di formazione, eventi aziendali o giornate di team building, pensati per condividere valori comuni e costruire legami duraturi, attraverso esperienze significative e gesti autentici.
I progetti Refettorio nel mondo
Refettorio Modena è parte integrante del network internazionale di Food for Soul, che dal 2015 promuove un modello di ospitalità sociale fondato su tre pilastri: recupero del cibo, inclusione sociale e bellezza degli spazi. Ogni Refettorio nasce dalla collaborazione con partner locali, adattandosi alle specifiche esigenze delle comunità in cui opera.
Oltre a Modena, il network comprende progetti attivi in diverse città del mondo:
• Refettorio Ambrosiano, Milano
• Refettorio Gastromotiva, Rio de Janeiro
• Refettorio Felix, Londra
• Refettorio Paris, Parigi
• Refettorio Antoniano, Bologna
• Refettorio Made in Cloister, Napoli
• Refettorio Mérida, Messico
• Refettorio Harlem, New York
• Refettorio San Francisco, California
• Refettorio Geneva, Svizzera
• Refettorio OzHarvest, Sydney
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