Oltre 280 soci si sono riuniti, sabato 24 maggio, al Teatro Cinema Arena di Modena per l’assemblea annuale di CFP, storica cooperativa del settore della logistica presente a Modena da oltre 80 anni e ben radicata anche a Ferrara, grazie alla fusione nel 2021 con Coopser, altra storica cooperativa del settore.
I soci hanno approvato un bilancio solido, con un fatturato in crescita del 5%, che raggiunge gli 80 milioni di euro. Sono 1.682 i dipendenti (245 in provincia di Ferrara), di cui 1.558 soci (la prevalenza mutualistica supera quindi il 92%), che operano in prevalenza in Emilia-Romagna, con commesse anche in Veneto e Lombardia. Nata come cooperativa di facchini e portabagagli, attività storiche che ancora figurano nel nome, CFP è oggi un’impresa cooperativa fortemente specializzata nella logistica integrata, in grado di fornire un’ampia gamma di servizi: movimentazione merci, traslochi, gestione archivi e magazzini; pulizia industriale e civile; trasporti, spedizioni e depositi; logistica agroalimentare; manutenzioni industriali, manutenzione e noleggio mezzi e carrelli elevatori; officina meccanica.
“Ringrazio tutti i soci – ha affermato il presidente William Giovannini nel suo intervento in assemblea – perché, grazie al loro impegno, siamo in grado oggi di votare un bilancio positivo, che rafforza la solidità della nostra cooperativa permettendoci di investire e guardare al futuro, per restare competitivi sul mercato e fornire ai nostri clienti servizi sempre più qualificati, garantendo ai dipendenti condizioni di lavoro tutelanti”.
“Il settore della logistica – precisa il coordinatore territoriale di Legacoop Estense Marcello Cappi, intervenuto in assemblea – è, purtroppo, inquinato dalla concorrenza sleale di soggetti che non stanno alle regole. È quindi per noi motivo di orgoglio poter rappresentare e affiancare una cooperativa che incentra la propria attività sui principi di legalità, trasparenza, qualità dei servizi e dignità del lavoro”.
Il 95% di contratti in CFP è a tempo indeterminato e sono stati introdotti importanti riconoscimenti per i dipendenti, tra cui welfare aziendale, sanità integrativa, premi di risultato. Nel 2024 CFP ha ottenuto da Bureau Veritas la Certificazione SA8000, che attesta la responsabilità sociale aziendale, con un focus particolare sulla protezione dei diritti dei lavoratori e sulla promozione di condizioni di lavoro etiche. CFP, già dal 2022 ha ottenuto le tre stelle, ovvero il massimo punteggio, del rating di legalità. Anche sul fronte salute e sicurezza sul lavoro, tema particolarmente rilevante per un settore come la logistica, la cooperativa è impegnata quotidianamente e già da tempo ha ottenuto la certificazione UNI ISO 45001.
“I costi per la sicurezza negli ultimi anni sono aumentati significativamente, oggi CFP investe ogni anno circa 2 milioni di euro. Abbiamo introdotto – specifica Giovannini – un’app interamente ideata e progettata da noi per facilitare la gestione della sicurezza nei cantieri, attraverso cui i responsabili possono monitorare e migliorare l’applicazione dei protocolli, grazie a un controllo capillare. I risultati sono tangibili, con un sensibile calo sia degli infortuni (-12,5% sull’anno precedente) sia dei giorni di assenza dal lavoro. Anche il tema del ricambio generazionale è al centro dell’attenzione perché “sappiamo bene, forti dei nostri oltre 80 anni di storia – specifica Giovannini – quanto sia importante investire sulla formazione, competenza e responsabilità dei soci per dare continuità alla nostra cooperativa. Per questo stiamo lavorando a un graduale ricambio generazionale in Cda e nella direzione aziendale”. L’età media dei soci sta calando, gli under 40 sono 471. Anche i lavoratori di origine straniera sono in crescita e compongono ad oggi oltre il 40% della base sociale. “Per questo abbiamo deciso di introdurre, dal 2024, un nuovo Ufficio soci – prosegue Giovannini – che ha l’obiettivo di stimolare la partecipazione e la consapevolezza della base sociale, favorendo al contempo una piena integrazione dei tanti lavoratori di origine straniera che in CFP hanno trovato un lavoro tutelante e una prospettiva di futuro”.
Nel corso del 2024 è stato avviato, insieme a Nomisma, il lavoro per redigere il primo Bilancio di sostenibilità, che sarà disponibile a luglio 2025: “sebbene non sia ancora, per noi, un obbligo di legge – conclude Giovannini – la redazione del bilancio è l’occasione per rendicontare a soci e clienti l’importante lavoro che stiamo facendo per il raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità, un impegno non più rinviabile per nessuna impresa”.
Un po’ di storia.
CFP è presente a Modena fin dagli anni ’40, quando inizia a operare nello scalo merci FS, per poi assumere il nome di “Cooperativa Facchini Portabagagli” nel 1972, incorporando piccoli gruppi; Coopser invece inizia la sua storia nel 1977, quando i lavoratori di alcune “carovane” di facchini decisero di unire competenze, risorse economiche e spirito imprenditoriale per creare una grande cooperativa. Il progetto di fusione delle due realtà, nato per potenziare l’offerta commerciale, la solidità e la competitività di due storiche cooperative ben radicate sul territorio, ha visto la luce il primo gennaio 2021.