Regolamento Indicazioni Geografiche, Legacoop Agroalimentare: “Riforma delle Ig è un un elemento positivo che valorizza le produzioni italiane di qualità”

«L’approvazione della riforma del sistema europeo delle denominazioni d’origine è indubbiamente un elemento positivo che valorizza le produzioni italiane di qualità e le numerose indicazioni geografiche nazionali». Esprime soddisfazione Cristian Maretti, presidente di Legacoop Agroalimentare, per il via libera definitivo dell’Eurocamera al nuovo Regolamento Indicazioni Geografiche. «I prodotti a denominazione hanno ricadute positive sul sistema agricolo e in questo solco sono sempre più importanti i negoziati bilaterali per il commercio internazionale, in alcuni casi riconosciuti mentre in altri c’è ancora da lavorare», continua Maretti. E sottolinea come «quanto approvato dall’Ue consente adesso al settore agroalimentare di avere riferimenti di creazione di valore aggiunto per dare ai soci delle nostre cooperative un ritorno dal mercato e non dai sussidi pubblici». Il presidente di Legacoop Agroalimentare tiene, inoltre, a ringraziare «l’onorevole Paolo De Castro, relatore in Parlamento, che ha tenuto la barra dritta su questo provvedimento fin dall’inizio».

La Dop economy italiana vale oltre 20 miliardi di euro di valore alla produzione assicurando un contributo del 20% al fatturato complessivo dell’agroalimentare italiano. Il comparto cibo arriva a 9 miliardi di euro mentre quello vitivinicolo supera gli 11 miliardi. Quello delle Dop italiane è un sistema che riunisce 296 Consorzi di tutela e oltre 195mila imprese delle filiere cibo e vino. Complessivamente l’export di Dop e Igp vale 11,6 miliardi euro.

Soddisfazione espressa anche da Ilaria Franchini, responsabile del settore agroalimentare di Legacoop Estense: “l’Emilia-Romagna è la regione con il maggior numero di prodotti DOP e IGP. L’approvazione del nuovo Regolamento è per le nostre cooperative un risultato importante, perché tutela le specificità enogastronomiche del nostro territorio e le rafforza. La riforma introduce, inoltre, altre novità importanti, che puntano a valorizzare maggiormente il turismo enogastronomico, a rafforzare il ruolo dei consorzi, e ad aiutare la sostenibilità economica, sociale e ambientale dei prodotti. Con questo nuovo Regolamento il consumatore sarà ulteriormente tutelato, grazie a un’ancora maggiore trasparenza”.

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