LEGACOOP ESTENSE PRESENTA IL BILANCIO DELLE COOPERATIVE DI MODENA E FERRARA: buona tenuta occupazionale, valore della produzione in crescita ma il 2024 si preannuncia a luci e ombre

  • Risultati economici e occupazionali positivi nel 2022, ma sulle prospettive delle imprese gravano tassi di interesse, inflazione e carenza di personale
  • Prioritari la salvaguardia del potere d’acquisto dei lavoratori e l’adeguamento dei prezzi a fronte degli incrementi contrattuali
  • Impatto del cambiamento climatico sulla filiera agroalimentare, già tangibile nell’emergenza granchio blu

Modena, 15 dicembre 2023 – Sono stati presentati questa mattina in conferenza stampa dal Presidente Paolo Barbieri i dati principali sull’andamento delle cooperative aderenti a Legacoop Estense, e le prospettive a breve-medio termine.

“Legacoop Estense – ha esordito Paolo Barbieri – associa oggi 200 cooperative, pari a 3.022 sedi locali ed imprese consorziate sui territori di Modena e di Ferrara, che nel 2022 hanno prodotto e distribuito ricchezza per oltre 7,75 miliardi di euro, in crescita del 5% sul 2021. Soci e socie ammontano a 480mila unità, un numero che – se consideriamo gli abitanti dei territori “estensi” – conferma il forte radicamento cooperativo sulle due provincie: un abitante su due è socio di una cooperativa.”

La prevalenza mutualistica – che misura la partecipazione attiva dei soci all’attività di impresa – si attesta al 74%. In crescita il numero di persone occupate, che nel 2022 raggiunge quota 33.549 (+ 1% sul 2021), con l’86% di contratti a tempo indeterminato, l’occupazione femminile al 54% e il 30% di occupati under 40.

Intergenerazionalità, patrimonializzazione e longevità sono parole chiave che caratterizzano le scelte delle cooperative: le assemblee dei soci hanno deciso di destinare a riserva l’88% dell’utile prodotto,distribuendosene solo il 9 % (il restante 3% va per legge al fondo per lo sviluppo cooperativo); “una scelta – ha sottolineato Barbieri – che va nella direzione di rendere le cooperative solide, in grado di gestire momenti di difficoltà come quelli che stiamo affrontando nel contesto globale, capaci di sostenere investimenti per il futuro”. Sia il patrimonio netto sia il capitale sociale hanno registrato una progressiva crescita tra il 2019 e il 2022.

Relativamente alle previsioni di chiusura dell’anno in corso, la prevalenza delle imprese consultate stima il giro di affari in aumento (41%) o stabile (36%), a fronte però di una riduzione del risultato netto (solo il 26% lo prevede in crescita, contro il 37% che lo prevede stabile e la stessa percentuale che lo indica in flessione). Anche per il 2024 si prevede un aumento del valore della produzione accompagnato però da una sensibile riduzione dei margini.

 

Prospettive, criticità e priorità di intervento

Sulle prospettive per il 2024 persistono dinamiche che impattano negativamente sui bilanci, quali gli adeguamenti contrattuali non accompagnati da un’adeguata revisione dei prezzi – tema molto caro alle cooperative, che non vedono in questo momento riconosciuto il valore dei servizi prestati – l’andamento dell’inflazione e dei tassi di interesse, e le difficoltà di reperimento del personale.

In un contesto così complesso, per le cooperative aderenti a Legacoop Estense ci sono alcune priorità che devono orientare le scelte di Amministrazioni e politica, quali il sostegno al reddito di lavoratori e impresecon misure strutturali come la riduzione del cuneo fiscale e la detassazione dei ristorni, e appunto la revisione dei prezzi negli appalti – principalmente quelli pubblici – per la copertura degli adeguamenti contrattuali e inflazionistici.

“Senza adeguati interventi strutturali – ha aggiunto Barbieri – è a rischio anche quel sistema di collaborazione pubblico-privato che rappresenta la strada più efficace per dare nuovo impulso a servizi e territori: dalla partnership fra sistema pubblico e cooperazione sociale per garantire risposte ai bisogni crescenti in tema di welfare, a quella fra sistema scolastico-formativo e imprese per lo sviluppo di figure professionali specifiche e il re-skill di quelle esistenti. Proprio in questo ambito Legacoop Estense ha deciso di intervenire direttamente attivando un nuovo sportello a servizio delle associate per favorire l’incontro tra domanda e offerta e la qualificazione del personale. Come cooperazione accettiamo inoltre la sfida posta dallo sviluppo dell’intelligenza artificiale, opportunità che va compresa nelle sue potenzialità e governata con adeguati investimenti, per rimanere al passo con l’innovazione e competitivi sul mercato”.

L’emergenza granchio blu

Resta preoccupante la situazione delle cooperative di acquacoltura, alle prese con l’emergenza granchio blu. “Rimane per ora senza un’adeguata risposta – ha spiegato Barbieri – la richiesta al Governo, da parte di Associazioni e Istituzioni, di misure utili a contrastare l’emergenza, anche sul piano delle azioni di contenimento”. I pescatori infatti, ormai senza un reddito, non sono più nelle condizioni di continuare a pescare e smaltire il granchio (sono oltre 10.000 i quintali raccolti in questi mesi, a spese proprie). “È dunque necessario – ha concluso – destinare risorse alla raccolta e smaltimento, per evitare una proliferazione incontrastata del granchio, con danni inquantificabili non solo per il settore dell’acquacoltura”.

 

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