Valorizzare parchi, aree protette e risorse locali: firmato il protocollo d’intesa tra Legacoop Agroalimentare, CulTurMedia e Federparchi

È stato siglato lo scorso 31 ottobre il protocollo di intesa tra Federparchi, l’associazione che promuove la creazione dei sistemi regionali, del sistema nazionale e di quello europeo delle aree protette, Legacoop Agroalimentare e CulTurMedia Legacoop per promuovere la valorizzazione integrata dei territori caratterizzati da aree protette, risorse naturali e culturali e produzioni locali, basata su co-programmazione e co-progettazione, implementazione di progetti innovativi e intersettoriali e sulla partecipazione delle comunità territoriali di riferimento, in chiave di sostenibilità dello sviluppo e rispetto dei territori.

Una grande sfida che le tre Associazioni hanno scelto di affrontare, hanno dichiarato i tre presidenti Giampiero Sammuri, Cristian Maretti e Giovanna Barni, con la consapevolezza delle tante difficoltà che un processo così complicato presenta ma che è indispensabile intraprendere se si vogliono concretamente sperimentare e gettare le basi di nuovi modelli di sviluppo. Le tra sigle intendono intraprendere al più presto un percorso comune a supporto dei Comuni che sono stati selezionati nell’ambito del progetto di rigenerazione culturale, sociale e ambientale dei piccoli borghi, finanziato dal ministero dei Beni culturali con le risorse del PNRR.

“Il protocollo è anche una conferma che il modello cooperativo, riconosciuto nella Lista del Patrimonio Intangibile dell’Unesco, è la soluzione ideale per uno sviluppo land based in grado di tenere insieme nuove economie con le comunità e i valori culturali e sociali della sostenibilità”, sostengono Giovanna Barni e Cristian Maretti presidenti di Legacoop Culturmedia e Legacoop Agroalimentare. “Cooperativo è il protocollo, cooperative sono le governance partecipate pubblico-private, cooperativa è l’inclusione delle comunità nei percorsi di valorizzazione delle risorse culturali e naturali e dei diversi stakeholders nelle reti territoriali.”

“Al contrario dei grandi parchi americani tipo Yellowstone, selvaggi e spesso recintati, le aree protette italiane si intrecciano con le comunità e i territori”, ha affermato Giampiero Sammuri, presidente di Federparchi. “I parchi sono ricchi di borghi e di attività legate all’agroalimentare con prodotti di alta qualità. Le aree marine protette operano in costante dialogo con il mondo della piccola pesca e la fruizione delle bellezze naturali nei parchi si interseca con il patrimonio storico, artistico e culturale di cui l’Italia è ricca; all’insegna di un turismo sempre più slow e sostenibile. Da qui nasce l’intesa con Legacoop Agroalimentare e Legacoop Culturmedia. Una sinergia forte che può contribuire alla tutela e alla valorizzazione delle nostre enormi ricchezze di natura e biodiversità”.

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