Produzione biologica: nuove sfide per la cooperativa Giulio Bellini

A Fabrizio Piva, noto professionista del settore biologico, è stata affidata la responsabilità dell’Area Sviluppo e Sostenibilità della cooperativa.

“Per la cooperativa Giulio Bellini filiera, qualità, rintracciabilità, sostenibilità e responsabilità sociale sono caratteristiche insite nel proprio patrimonio genetico da sempre. Per questo motivo abbiamo scelto di investire ulteriormente nell’area Sviluppo e Sostenibilità, affidandola a Fabrizio Piva, noto professionista che opera da decenni nel settore agroalimentare, con attenzione particolare alle tematiche della produzione biologica”. Con queste parole il presidente della Giulio Bellini Giuseppe Ciani presenta la novità introdotta in cooperativa, dove la vocazione alla sostenibilità e all’integrazione di filiera, partendo dalla lavorazione e selezione delle sementi, sono testimoniate dalla coltivazione biologica di oltre 1.400 ettari, da un mulino di proprietà recentemente ristrutturato e da un nuovo stabilimento che, con il marchio SIMA BIO, offrono farine biologiche e prodotti gluten free direttamente al consumatore finale.

Fabrizio Piva, agronomo esperto di tematiche connesse ai processi sostenibili, negli ultimi vent’anni ha diretto uno dei più importanti organismi di certificazione impegnati nella produzione biologica, il CCPB srl. “Ritengo che lo sviluppo di un’impresa, tanto più nell’agroalimentare – afferma Piva – debba passare dalla sostenibilità declinata nelle sue tre accezioni: ambientale, sociale ed economica. Cooperativa Giulio Bellini ha iniziato in tempi non sospetti a praticare tali concetti ed oggi filiera, rintracciabilità, biologico, sostenibilità, attenzione al sociale sono gli elementi che garantiscono qualità e sicurezza ai prodotti ed ai servizi offerti dalla cooperativa”.

“Per la cooperativa Giulio Bellini – afferma Ilaria Franchini, responsabile del settore agroalimentare di Legacoop Estense – si tratta di un’ulteriore prova a testimonianza del suo impegno verso i principi della transizione ecologica, con l’obiettivo di ottenere prodotti sempre più in sintonia con le richieste di clienti e consumatori, attenti a comportamenti di consumo tesi a privilegiare qualità, salubrità e rispetto dell’ambiente”.

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