Peste suina: Salsi “Rendere operative subito le misure di sostegno immediato alle imprese colpite”

“Sull’emergenza della peste suina occorre fare presto e rendere esecutive tutte le misure di monitoraggio e contenimento della malattia da mettere in campo, a partire dai contributi da dare agli allevatori per realizzare le recinzioni degli allevamenti”. Lo ha detto il Coordinatore del settore zootecnico dell’Alleanza delle Cooperative Agroalimentari Graziano Salsi a margine di una riunione tecnica svolta al Ministero per fare il punto sulla situazione venutasi a creare in alcune regioni italiane a causa della diffusione del virus responsabile della Peste Suina Africana.

Salsi ha poi espresso “apprezzamento per il lavoro svolto in queste settimane dal Ministero della Salute e dal Ministero delle politiche agricole e per i fondi messi a disposizione per il comparto suinicolo. I 50 milioni stanziati a sostegno della filiera necessitano tuttavia di un dispositivo di intervento per il loro utilizzo, da qui l’auspicio che il Ministero si attivi al più presto per definire le modalità per dare attuazione e sostegno immediato alle imprese colpite”.

“Tutte le proposte che si stanno portando avanti a livello nazionale ed europeo per dare sostegno alle aziende della filiera suinicola e all’indotto ad essa collegata – ha proseguito il Coordinatore del settore zootecnico di Alleanza cooperative – devono essere messe rapidamente a disposizione. La filiera suinicola va sostenuta in tempi rapidi, attraverso ristori agli operatori che hanno subito danni materiali, diretti ed indiretti e che sono stati danneggiati dai blocchi delle movimentazioni da parte di alcuni paesi e delle macellazioni, tenendo conto anche di tutta l’economia dei territori interessati e tutelando in particolare le aree interne che hanno costruito anche attività ricettive, turistiche e culturali”.

È poi opportuno, secondo l’Alleanza Cooperative Agroalimentari, “sostenere l’export delle carni suine e dei prodotti a base di carne, promuovendo il principio di regionalizzazione negli accordi commerciali in essere, al fine di mantenere aperti i canali commerciali con l’estero in tutti i territori non interessati dalla PSA, così come è fondamentale che vengano messe in atto tutte le azioni possibili di gestione della popolazione della fauna selvatica e di attuazione dei piani di biosicurezza negli allevamenti, per ridurre il rischio di diffusione del virus nel resto del nostro paese.”

 

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