A ottobre il nuovo giardino di Schifanoia, finanziato per 40mila euro da Copma

Pergole, siepi, rose rampicanti, alberi di frutti antichi allevati a spalliera, passeggiate con profumi. Sarà un giardino nato nel rispetto di alcune forme e pratiche di coltivazione della cultura rinascimentale quello atteso per il mese di ottobre, a Palazzo Schifanoia (che ha inoltre da poco aperto la sua nuova ala Quattrocentesca). Il dettaglio del progetto – del valore di 120mila euro e finanziato per 40 mila euro da Copma, per i suoi 50 anni – è stato presentato in conferenza stampa dagli assessori Andrea Maggi e Marco Gulinelli, con il paesaggista ferrarese Manfredi Patitucci, formatosi alla Birkbeck University di Londra, Natascia Frasson, responsabile beni monumentali del Comune di Ferrara, Silvia Grandi presidente Copma.


“Oggi idealmente completiamo la volontà di Borso d’Este: fare di questa sede, appunto, un luogo dove ‘schifare la noia’ – ha detto Maggi -.  Non c’è infatti posto migliore di farlo in un luogo che dà sensazione di benessere, che incarna la bellezza e lo stare bene, nella natura. Diamo così senso compiuto alla volontà di chi volle ampliare e trasformare questo magnifico gioiello”.
“La sinergia tra assessorati – ha aggiunto Gulinelli – punta a un obiettivo Comune: valorizzare palazzo Schifanoia. E per farlo siamo pronti ad aprire, nei prossimi mesi, anche la nuova ala Trecentesca, che completerà così un percorso iniziato con il nuovo impianto di illuminazione del Salone dei Mesi e poi con l’inaugurazione dell’ala Quattrocentesca, magistralmente allestita da Giovanni Sassu”. A illustrare il progetto verde è stato Patitucci che in passato, tra gli interventi ferraresi, ha messo la sua firma anche sulle aree di mitigazione ambientale del Bosco Abbado al Barco, lavorando in sinergia con Giulia Vullo, già presidente del Garden Club di Ferrara.
“Siamo partiti dallo studio di misure, proporzioni, simmetrie, allineamenti, questo giardino è infatti un sesto di quello di epoca rinascimentale, che arrivava fino a via Cisterna del Follo”, ha spiegato. Dalle ricerche fatte partendo dagli elementi più essenziali, come la sala di accesso del palazzo, per sequenziare misure e proporzioni, si è arrivati a disegnare il nuovo volto dell’area: “Sul lato opposto dell’accesso sarà realizzato un pergolato ad arco – ha spiegato l’architetto paesaggista -, che accoglierà rose di diverso tipo, che provengono da un vivaio di Assisi. Quindi una siepe catturerà la prospettiva, tracciando il percorso di una passeggiata. Sul perimetro del giardino ci saranno gli alberi da frutto a spalliera. Peri, meli e susini”. “Il percorso sotto la pergola sarà ‘mimetico’, con un sentiero naturale realizzato con uno speciale materiale resistente agli agenti atmosferici, che garantirà anche piena accessibilità alle persone con disabilità”. “Si sono ricercati materiali ed essenze non di facile reperibilità, che impreziosiscono ulteriormente questo intervento. In primavera sarà un’esplosione di colori e di profumi”, ha sottolineato Frasson. “Vedremo crescere questo giardino insieme – ha detto Grandi di Copma – è una grandissima soddisfazione aver contribuito a quest’opera”. Copma, con lo strumento dell’Art bonus ha recentemente finanziato anche i lavori di restauro del Teatro anatomico di Palazzo Paradiso, che a breve saranno conclusi.
Responsabile unico del procedimento dell’intervento all’interno del giardino di palazzo Schifanoia è l’ingegnere Paolo Rebecchi, oggi presente con l’architetto Rossella Bizzi, a cui si devono il progetto architettonico e la direzione dei lavori.

Leggi tutte le news