Parmigiano Reggiano, rinnovato l’integrativo per i dipendenti dei caseifici cooperativi

Accordo valido fino al 2022 sottoscritto da Legacoop Agroalimentare Nord Italia e Confcooperative FedAgriPesca ER con le Organizzazioni Sindacali. Previsti aumenti economici in linea con l’inflazione, premi legati alla qualità del prodotto di ogni caseificio e all’andamento del mercato. C’è anche una quota da convertire in prestazioni di welfare aziendale.

(Bologna, 26 giugno 2020) – È stato sottoscritto mercoledì 24 giugno da Confcooperative FedAgriPesca Emilia Romagna e Legacoop Agroalimentare Nord Italia con le Organizzazioni Sindacali regionali (Flai-Cgil, Fai-Cisl, Uila-Uil) il rinnovo dell’accordo integrativo per il contratto dei dipendenti dei caseifici sociali e cooperativi operanti nella zona di produzione del Parmigiano Reggiano, che comprende le province di Parma, Reggio Emilia, Modena e Bologna.

Valido fino al 31 dicembre 2022, il nuovo accordo – la cui approvazione è stata rallentata a causa dell’emergenza sanitaria – interessa circa 900 dipendenti degli oltre 200 caseifici cooperativi che producono Parmigiano Reggiano. In particolare, per quanto riguarda i premi legati alla qualità e buona riuscita delle produzioni di ogni singolo caseificio, oltre agli aumenti legati al tasso di inflazione (5%), è previsto un correttivo in base ai prezzi medi del Parmigiano Reggiano. Si mantiene così un sistema premiante legato all’andamento del mercato, che consente di tutelare e valorizzare le produzioni di qualità e di prevedere aumenti in busta paga correlati sia ai risultati conseguiti dal caseificio, sia alla situazione dei prezzi, per i quali si fa riferimento alle rilevazioni della Camera di Commercio di Parma.

In caso di prezzi remunerativi per i produttori, il nuovo integrativo introduce anche misure di garanzia economica per i lavoratori dei caseifici che hanno raggiunto soltanto una parte degli obiettivi.

Infine, è stata prevista la facoltà per il lavoratore di convertire il 50% del premio (a condizione che sia detassabile) in prestazioni di welfare come previdenza complementare, sostegno alla genitorialità (servizi di educazione e istruzione per i figli), interventi per persone non autosufficienti come anziani, disabili o malati. Il valore corrispondente del premio convertito in prestazioni di welfare viene incrementato del 10%.

Gli aumenti massimi dei premi, in caso di raggiungimento degli obiettivi, vanno da circa 150 a 300 euro annui, con importi complessivi tra 876 euro all’anno per gli operai specializzati con premio minimo e 5.861 euro per i casari che hanno raggiunto il risultato massimo.

“Siamo soddisfatti per l’approvazione di questo accordo integrativo – dichiarano Cristian Maretti, presidente Legacoop Agroalimentare Nord Italia e Carlo Piccinini, presidente Confcooperative FedAgriPesca Emilia Romagna – in quanto consente di tutelare la qualità delle produzioni anche in una fase di mercato difficile come quella attuale. Il sistema cooperativo emiliano-romagnolo è in prima linea per valorizzare il lavoro dei soci produttori di una DOP di eccellenza, riconosciuta in tutto il mondo, come il Parmigiano Reggiano. Inoltre, la cooperazione non si tira indietro quando ci sono le condizioni per riconoscere una parte di questo valore anche ai dipendenti dei caseifici”.

Scarica l’Ipotesi di accordo Integrativo Caseifici coop 24 Giugno 2020

Leggi tutte le news