Granterre presenta un Bilancio 2019 molto positivo, nomina il CDA per il triennio 2020-2023 e prosegue nel percorso di rinnovamento generazionale. Ai soci oltre 5 milioni di euro di dividendi e ristorni sui conferimenti

Modena, 22 giugno 2020 – Conferme ma anche novità dall’Assemblea dei Soci del Consorzio Granterre che si è tenuta questa mattina in video conferenza, con i vertici collegati dalla sede direzionale di Via Polonia. Le conferme sono venute da un bilancio di esercizio 2019 ancora una volta molto positivo grazie agli ottimi risultati di Parmareggio, che continua a crescere, e dalla decisione dei soci di rinnovare per il triennio 2020-2023 la propria fiducia al CDA uscente, riconfermando il Presidente Ivano Chezzi e i due vicepresidenti Enrico Manni e Kristian Minelli, affiancati dall’Amministratore Delegato Giuliano Carletti. Le novità dall’inserimento di tre nuovi consiglieri in logica di rafforzamento della base sociale e di progressivo avvicendamento generazionale, che ha portato il CDA a 16 componenti e l’età media degli Amministratori a 48 anni, dagli oltre 60 del 2011.

I risultati del 2019 – ha dichiarato il presidente di Granterre Ivano Chezzisono stati un ulteriore passo avanti del “Progetto Parmareggio” che si è via via concretizzato e sempre più rafforzato, anno dopo anno, raggiungendo traguardi formidabili. Nel 2019 abbiamo accettato assieme a Unibon un’ulteriore sfida con la costituzione del Gruppo Bonterre (che riunisce Parmareggio e Grandi Salumifici Italiani), all’interno del quale abbiamo portato tutta la determinazione, la passione e la coesione che ci contraddistinguono, nonché l’orgoglio per quello che in questi anni siamo riusciti insieme a realizzare. E lo abbiamo fatto per rafforzare ulteriormente in Italia e all’estero il nostro ruolo di specialista di riferimento del Parmigiano Reggiano e del burro, e garantire ai soci risultati rilevanti e solidi nel tempo.”

Bonterre è una grande realtà agroalimentare a totale proprietà cooperativa – associata a Legacoop Estense – e profondamente radicata sul territorio modenese, leader di mercato nel Parmigiano Reggiano e nella produzione della salumeria italiana di qualità, con un giro d’affari superiore al miliardo di euro, di cui 200 milioni di export, 2000 dipendenti in tutta Italia, 16 stabilimenti produttivi e 3 filiali commerciali estere.

Nonostante il progressivo calo delle quotazioni del Parmigiano Reggiano, iniziato l’estate scorsa e tuttora in corso, i risultati dell’esercizio 2019 approvato oggi dai Soci di Granterre vedono un fatturato cresciuto del 10,9% sul 2019 e un utile netto – grazie ai dividendi provenienti da Parmareggio – che ha toccato quota 10 milioni di euro. Il Patrimonio netto supera i 105 milioni di euro (+6,6 milioni sul 2018).

I RISULTATI DELLA GESTIONE 2019 DI PARMAREGGIO

Il fatturato complessivo del 2019, trainato dalla crescita dei volumi venduti, ha raggiunto i 408,6 milioni di euro, con un incremento di oltre 43 milioni sul 2018 (+11,9%); di questi 81,9 milioni di euro provengono dalle vendite all’estero, che hanno registrato un aumento a valore del 17% (+11,9 milioni) e a volume del 12%. L’utile netto è stato di 9,7 milioni di euro.  Straordinari, ancora una volta, i risultati dei prodotti a marchio Parmareggio, che da soli hanno raggiunto un fatturato di 185 milioni di euro (pari al 45% del fatturato totale) di cui 36,7 milioni provenienti dall’export (44.8% del totale export). Il formaggio a marchio Parmareggio e Parmissimo supera il 52% del totale venduto; fra i tanti prodotti di successo, merita una menzione particolare “l’ABC della merenda” che ha scalato la classifica posizionandosi al primo posto nel mercato delle merende refrigerate, con una quota che supera il 48% del segmento. Un successo formidabile, ancora una volta legato all’innovazione continua, ad un’efficace comunicazione e alla notorietà del marchio Parmareggio. La capacità di innovare e di seguire i nuovi trend di consumo costituisce una fondamentale e solida base per il futuro.

Anche nel 2019 Parmareggio si è confermata la marca leader di mercato nei pezzi e bocconcini di Parmigiano Reggiano, nei grattugiati di Parmigiano Reggiano e nel burro; è al secondo posto assoluto nel mercato delle fettine, mentre è al terzo posto nei formaggini.

Le crescite importanti realizzate sia in Italia sia all’estero hanno generato un ulteriore incremento del margine operativo lordo; il Patrimonio netto è di 40 milioni di euro.
I consolidati andamenti positivi di Parmareggio hanno favorito anche la crescita della produzione dei soci di Granterre: le forme conferite nel 2018 sono state 373 mila, con un incremento di oltre 22 mila 700 forme (+6,5%) sul 2018. Dal punto di vista mutualistico, elevatissima e in costante aumento la percentuale di prevalenza: l’attività svolta con i soci rappresenta il 91,02% dell’attività complessiva di Granterre (era all’89,97% nel 2018).

Grazie a questi risultati l’Assemblea ha deliberato la destinazione ai soci di 5 milioni di euro di dividendi e di ristorno sui conferimenti, aggiuntivi rispetto ai valori di mercato già liquidati in corso d’anno, in crescita di oltre il 7% rispetto allo scorso anno.

Il 2020 ci ha messo di fronte a qualcosa di inimmaginabile – ha concluso il Presidente Chezzi – e gli effetti della pandemia a livello economico sono andati ad innestarsi su problematiche di mercato già molto complesse a causa del crollo delle quotazioni del Parmigiano Reggiano. Ciononostante, e confidando contestualmente nell’efficacia delle misure che il Consorzio di tutela prenderà nelle prossime ore per stabilizzare i prezzi, alleggerire i magazzini e rilanciare i consumi, siamo fiduciosi di poter dare una ulteriore accelerazione ai nostri progetti di miglioramento e di crescita, continuando a ricercare incessantemente nuove opportunità e nuovi obiettivi.”

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