Cooperative protagoniste dell’innovazione sociale. L’intervento di Giovanni Monti alla Consulta regionale della cooperazione

“La cooperazione e la Regione hanno una positiva e corposa storia di innovazione sociale che sarà di grande utilità per vincere assieme le sfide dell’oggi e del domani”: così Giovanni Monti, intervenuto a nome della Consulta regionale della cooperazione (nella quale sono rappresentate Legacoop, Confcooperative, Agci, Unci) ha concluso il proprio intervento in apertura della Conferenza della cooperazione che si è svolta il 5 luglio a Bologna nella Terza Torre della Regione Emilia-Romagna e che aveva come tema l’innovazione sociale.

“Il presidente Stefano Bonaccini, l’assessore Palma Costi, i componenti della Consulta della cooperazione hanno mostrato anche quest’anno attenzione alle tematiche poste dalla cooperazione e di questo li ringrazio – ha sottolineato il presidente di Legacoop Emilia-Romagna Giovanni Monti a margine dell’iniziativa –. Le cooperative sono protagoniste dello sviluppo sociale, ad esempio con il grande lavoro della cooperazione sociale: basti pensare che su 5.000 soci delle cooperative di tipo B, circa 2.000 sono persone svantaggiate”.

Concetti sottolineati anche dal presidente di Confcooperative Emilia-Romagna, Francesco Milza: “Le cooperative di comunità, i workers buyout, i progetti di rigenerazione urbana e, in generale, l’attenzione al lavoro di qualità, al riciclo, al perseguimento degli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’ONU per uno sviluppo sostenibile, vedono la cooperazione in prima fila nell’implementazione e nella sperimentazione”.

“La cooperazione persegue questi obiettivi anche rinunciando a quote di profitto – ha osservato Massimo Mota dell’AGCI – non è un caso se, pur pesando per il 9,8% sul PIL regionale negli ultimi dieci anni abbia incrementato gli occupati di oltre 27.400 unità segnando, come ha ricordato Guido Caselli, vicesegretario generale di Unioncamere, una crescita del 12,5% nettamente superiore al 3,5% registrato dal totale delle imprese regionali.

Il lavoro come strumento per combattere le disuguaglianze e le povertà, per promuovere il protagonismo delle persone, resta al centro della missione cooperativa arricchita dai grandi temi dell’oggi – conclude la presidente dell’UNCI Renata Morresi –: ambiente, formazione continua, lotta alle disuguaglianze, necessità di creare nuove relazioni e nuova coesione sociale per affrontare positivamente i grandi cambiamenti demografici in atto”.

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