Vola l’export modenese nel 2021 raggiungendo quasi 15 MILIARDI di valore

Il tessile abbigliamento risulta il settore più performante; tra i paesi di destinazione Polonia, Giappone e Cina continuano a trascinare la corsa

Lontano dai futuri venti di guerra, l’export modenese batte tutti i record nel quarto trimestre del 2021 arrivando quasi a quattro MILIARDI di euro, lo afferma l’elaborazione dei dati Istat a cura del Centro Studi e Statistica della Camera di Commercio di Modena.

Il valore dell’export provinciale del quarto trimestre ammonta infatti a 3.911 milioni di euro, 251 milioni in più rispetto al terzo trimestre dell’anno, pari ad un incremento congiunturale del 6,9%. Si tratta del valore massimo raggiunto dall’export modenese nella serie storica dal 2008 ad oggi. L’incremento tendenziale (rispetto al quarto trimestre 2020) risulta del +12,7%.

Anche il risultato dell’anno 2021 è stato molto brillante, raggiungendo il traguardo ineguagliato di 14.719 milioni di euro, in questo modo si è ampiamente superata la perdita subita nel 2020, con un incremento in valore assoluto pari a 2.587 milioni di euro. La crescita tendenziale risulta del +21,3%, superiore sia al dato regionale (+16,9%), che al totale Italia (+18,2%). Anche in questo caso si tratta di valori mai raggiunti in precedenza dalle vendite modenesi all’estero.

Nella classifica delle province italiane Modena rimane all’ottavo posto, le prime dieci province mostrano tutte incrementi a due cifre e non vi sono grandi cambiamenti all’interno della topten: Milano rimane salda in prima posizione, Firenze registra l’incremento maggiore (+27,0%), seguita da Brescia (+26,1%), mentre l’aumento più basso è raggiunto da Treviso (+13,6%).

La maggioranza dei prodotti venduti all’estero è costituita da “macchine e apparecchi meccanici” (28,0% del totale) che aumentano del +24,1%, seguono a ruota i “mezzi di trasporto” (27,5% del totale) che raggiungono il +20,6% di crescita. A distanza si trova la ceramica (17,6%), che nel 2021 mette a segno un incremento del +18,6%. Il tessile abbigliamento raggiunge il 5,1% di quota grazie allo sviluppo tendenziale maggiore (+27,5%); infine vanno molto bene anche gli altri settori: l’agroalimentare cresce del +18,9% e il biomedicale del +18,0%.

Anche la distribuzione per aree geografiche evidenzia quasi ovunque crescite a doppia cifra: l’America Centro Sud raggiunge il target maggiore (+32,2%), seguita dall’Asia (+21,2%), trainata sempre dalla Cina, dal Canada e Groenlandia (+26,6%) e dall’Oceania (+24,0%). Buonissimo anche il risultato verso il Medio Oriente (+23,2%), infine anche l’Africa registra aumenti superiori al 15%.

L’Unione Europea rimane il partner principale della provincia, con quasi il 50% di vendite verso i paesi membri, in particolare risulta più vivace l’export verso gli ultimi 13 paesi entrati nell’Unione (+25,9%), mentre il nucleo storico dei 14 paesi ha una crescita leggermente inferiore (+20,7%). L’unica zona con incremento tendenziale a una sola cifra è costituita dai paesi Europei non appartenenti alla UE, che crescono solamente del 6,1%, trascinati al ribasso dalla forte contrazione della Gran Bretagna.

Infine rimane invariata la classifica dei primi dieci paesi verso cui si dirige l’export modenese, con gli Stati Uniti saldamente al primo posto e in crescita tendenziale del +26,5%, seguiti da Germania (+17,1%) e Francia (+14,0%). La Polonia continua il suo incredibile exploit mettendo a segno un +44,2%, accompagnata dal Giappone (+36,9%), dalla Cina (+33,0%) e dalla Spagna (+32,4%). Unico incremento a una sola cifra è quello del Belgio (+9,5%), mentre fanalino di coda risulta la Gran Bretagna, che rimane in quarta posizione nonostante la perdita del -22,7% di export.

Un 2021 da incorniciare dunque, tuttavia i tragici eventi delle ultime settimane e le turbolenze nei mercati energetici e delle materie prime inducono a prospettare un prossimo rallentamento del trend espansivo del commercio internazionale.

GRAFICI E STATISTICHE DI RIFERIMENTO

 

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