“I 50 anni de Il Quartiere”: presentato il volume con la presenza dell’assessore Maggi e dell’architetto Vieri Quilici

È stato presentato ufficialmente lo scorso 26 novembre il libro “I 50 anni de Il Quartiere”, la storia dell’insediamento abitativo realizzato dalla cooperazione ferrarese nella zona di Foro Boario, con concezioni modernissime per l’epoca, su progetto dell’architetto Vieri Quilici. Presenti alla serata, oltre al curatore Dario Cavaliere e a Chiara Bertelli di Legacoop Estense, rappresentanti del mondo cooperativo, abitanti ed ex abitanti, lo stesso Vieri Quilici e l’assessore del Comune di Ferrara Andrea Maggi, che ci ha tenuto ad annunciare, proprio in questa occasione, un’importante novità per Il Quartiere.

L’idea del volume nasce da un gruppo di residenti ed ex residenti de “Il Quartiere”, condominio realizzato a Ferrara negli anni ’60, come esito dell’applicazione della Legge 167 del 1962 per l’acquisizione di aree fabbricabili per l’edilizia economica e popolare. “Il Quartiere” fu infatti uno dei primi esperimenti in Italia di edilizia economica e popolare che fondava le proprie basi su concetti innovativi che oggi chiameremmo di rigenerazione urbana. Nella progettazione del quartiere furono previsti fin dall’inizio spazi di socialità, servizi di assistenza sanitaria, servizi educativi, aree commerciali, campi sportivi, che avrebbero garantito agli abitanti un’elevata qualità di vita, pur a costi contenuti, grazie allo sviluppo delle relazioni umane e alla creazione di una comunità di abitanti.

«“Il Quartiere” fu per molti giovani che lo abitarono dal 1969 in poi un luogo di crescita, apprendimento e consolidamento di amicizie e relazioni – spiega il curatore del volume Dario Cavaliere –. Per questo motivo alcuni di loro hanno deciso di celebrare il 50esimo anniversario dalla sua fondazione realizzando una serie di iniziative. Ad un ritrovo conviviale tenutosi a giugno 2019 all’interno del campo da tennis del quartiere, ha fatto seguito una mostra fotografica». «In quell’occasione – prosegue Chiara Bertelli, coordinatrice territoriale di Legacoop Estense, partner dell’iniziativa – attraverso foto e audiovisivi, si è ripercorsa la storia dell’applicazione della Legge 167/62 a Ferrara, delle cooperative di abitanti e di costruzioni che allora ne furono protagoniste, della Polisportiva che ha formato allo sport centinaia di giovani, dell’innovativo sistema di riscaldamento centralizzato, della cooperazione di consumo e di servizi, che ha visto nascere proprio qui due delle più importanti cooperative ferraresi, della scuola “Pietro Lana”, gioiello architettonico che sorgeva nel centro del quartiere». E proprio su questo si è concentrato l’intervento dell’Assessore Andrea Maggi, che ha annunciato l’imminente avvio dei lavori di ristrutturazione della scuola “Pietro Lana”, grazie ad un finanziamento regionale pari a 3 milioni di euro. “Questo intervento – specifica Maggi – colmerà l’unico vulnus di un’esperienza straordinaria come quella de Il Quartiere, andando a restituire un luogo di servizi e socialità ai cittadini, che saranno chiamati a condividerne le finalità”. Grande soddisfazione per la notizia è stata espressa anche dall’Architetto Vieri Quilici, che ha ricordato come tutto il progetto de Il Quartiere fosse stato concepito come un progetto cooperativo, in grado di attivare le persone, rendendole protagoniste. Così infatti è stato. E lo dimostrano le tante testimonianze contenute nel volume, curato da Dario Cavaliere in collaborazione con Claudio Artioli e Paola Chiorboli e realizzato grazie al sostegno di Legacoop Estense e Coopfond, con il patrocinio del Comune di Ferrara. La serata si è conclusa con una riflessione, richiamata da Claudio Artioli, sul presente. Alla domanda “è possibile replicare esperienze come quella de Il Quartiere anche oggi?” ha risposto Loredano Ferrari, Presidente della Cooperativa Castello, che ha ricordato come oggi, all’interno delle cooperative di abitanti e delle cooperative sociali si stanno costruendo progetti di comunità, che trovano un sintesi concreta proprio nell’esperienza che i soci della Castello stanno facendo in alcuni quartieri di Ferrara.

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