Pratiche sleali, intesa tra Distribuzione e Comparto agricolo

Alleanza delle Cooperative Agroalimentari è tra i firmatari dell’intesa tra mondo della Distribuzione e Comparto agricolo per una competizione leale nella filiera agroalimentare
(fonte: Corriere Ortofrutticolo)

Le imprese del comparto distributivo rappresentate in ANCC-Coop, ANCD-Conad, Federdistribuzione, insieme a ADM-Associazione Distribuzione Moderna, hanno raggiunto una serie di intese con le organizzazioni del comparto agricolo sui principi comuni utili all’iter legislativo di recepimento della direttiva Europea sulle pratiche sleali.

Firmatari delle intese: Alleanza delle Cooperative Agroalimentari, Cia-Agricoltori Italiani, Coldiretti, Confagricoltura, Copagri e Filiera Italia. La fase di grande difficoltà determinata dalla pandemia richiede a tutti i soggetti l’assunzione di nuove responsabilità a sostegno del Paese; in questa direzione si muove questa intesa che, sottolinea in una nota Federdistribuzione, nasce dall’intenzione di tutelare gli operatori che praticano comportamenti corretti in ogni comparto delle filiere agroalimentari italiane e rappresenta un’ulteriore fase di collaborazione tra le organizzazioni coinvolte a sostegno dell’agroalimentare italiano, a difesa dei consumatori, delle imprese e dei lavoratori dell’intero settore. Occorre tutelare al meglio i consumatori e i produttori, assicurando qualità e giusto prezzo e favorendo la sostenibilità economica di tutti i comparti della filiera. Entrando nel dettaglio (leggi qui il documento completo), l’intesa tra distribuzione e agricoltura si concentra sull’effettivo recepimento della direttiva UE mantenendo il concetto di reciprocità, quindi di tutela, prevista a livello nazionale, nei confronti di tutti gli operatori della filiera, analogamente contempla il principio di riservatezza nella denuncia delle pratiche commerciali sleali, e il diritto alla difesa, oltre alla configurazione di sanzioni dissuasive proporzionate e tali da non compromettere la continuità delle imprese e il loro equilibrio economico (tenendo comunque conto dell’ eventuale reiterazione da parte degli operatori di tali pratiche sleali).

Tra i punti principali l’intesa rigetta l’uso delle aste on line al doppio ribasso, riconsidera il tema delle vendite sottocosto limitandole a casi specifici, introduce specifiche sui pagamenti e rimanda a un ente incaricato dell’applicazione e controllo della normativa in questione che possieda opportuni requisiti di autonomia ed esperienza, quale ad esempio l’ICQRF.

La suddetta intesa fra Distribuzione e Agricoltura si affianca alla precedente intesa raggiunta nel novembre scorso tra Distribuzione e Industria del Largo Consumo sempre in ambito di recepimento della stessa direttiva UE nell’attuale quadro normativo nazionale.

La distribuzione: “Opportunità importante per rapporti di filiera più trasparenti”

Sull’intesa raggiunta ADM, ANCC-Coop, ANCD-Conad e Federdistribuzione commentano: “L’accordo raggiunto tra le associazioni della Distribuzione Moderna e le organizzazioni agricole evidenzia un’opportunità importante per tutti gli attori del comparto agroalimentare: lavorare in un’ottica di sistema su temi comuni per costruire rapporti di filiera più trasparenti ed equi, a beneficio dei consumatori. Per l’intero mondo dell’agroalimentare significa valorizzare le eccellenze del Made in Italy, tutelare lavoratori e imprese, restituire ai cittadini un sistema di filiera che crea valore all’insegna dei principi della sostenibilità economica, sociale e ambientale. L’intesa tra distribuzione e mondo agricolo, che si affianca all’accordo raggiunto lo scorso novembre con l’Industria del Largo Consumo, evidenzia la forte sintonia attorno alle proposte rivolte al legislatore per il recepimento della Direttiva Europea sulle pratiche sleali”.

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