Emilia Romagna: parte la lotta biologica alla Cimice asiatica

A partire da metà giugno, in gran parte del territorio regionale, partirà il progetto di lotta biologica alla cimice asiatica, con l’impiego del suo antagonista naturale Trissolcus japonicus, meglio noto come «vespa samurai»

Dove verrà rilasciata
In 300 punti distribuiti lungo i corridoi ecologici della Regione (aree verdi, lungo fiume, boschetti, ecc.) verranno distribuiti 66000 insetti che andranno alla ricerca delle ovature di cimice asiatica per deporvi le proprie. Tutti i punti di introduzione saranno riconoscibili per la presenza di un cartello informativo che verrà tolto a fine agosto. L’insetto utilizzato, la famosa “vespa samurai”, è una minuscola vespina che proviene dalle stesse zone da cui arriva la cimice asiatica ed è assolutamente innocua per l’uomo e per gli animali, comprese le api. Nonostante venga comunemente
chiamato vespa samurai, il Trissolcus japonicus si ciba di polline e nettare e non punge, in quanto usa il suo ovopositore soltanto per depositare le proprie uova in quelle di cimice asiatica, parassitizzandole.

Gli obiettivi del progetto
Nelle aree di origine delle due specie, la vespa samurai è il principale limitatore biologico della cimice asiatica, che pertanto non arriva mai ai livelli di popolazione e di dannosità che raggiunge da noi. L’obiettivo finale del nostro progetto, quindi, non è l’eliminazione della cimice asiatica dal nostro territorio (non sarebbe possibile)maricreare un nuovo equilibrio ecologico che ne limiti la crescita esponenziale delle popolazioni e la dannosità.

 

Le Regioni coinvolte nel progetto
Il progetto di lotta biologica viene eseguito con modalità comuni in tutte le regioni dell’Italia settentrionale,  Emilia Romagna, Piemonte, Lombardia, Veneto,  Frioli Venezia-Giulia, e nelle due provincie autonome di Trento e di Bolzano, sulla base di una valutazione scientifica dell’impatto ambientale preparata dal CREA DC e depositata al Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare.
In totale verranno realizzati oltre 700 lanci di cui circa 300 in Emilia-Romagna

 

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