Agrinsieme in presidio per difendere la frutticoltura

I frutticoltori del coordinamento di Agrinsieme Emilia-Romagna, che riunisce le federazioni regionali di Cia-Agricoltori italiani, Confagricoltura, Copagri e Alleanza delle Cooperative Agroalimentari, hanno manifestato oggi davanti alle prefetture delle province di Modena, Bologna, Ferrara, Forlì-Cesena e Ravenna per difendere la frutticoltura della Regione, che sta pagando gli effetti di una crisi ambientale senza precedenti e che, oltre all’ emergenza legata alle gravi problematiche causate dalla specie invasiva della cimice asiatica, o Halyomorpha halys, sta scontando i danni causati dalle avversità atmosferiche e da altre patologie su produzioni ortofrutticole d’eccellenza, oltre ai disagi dovuti a un mercato che riconosce prezzi insoddisfacenti per alcuni prodotti.

La cimice asiatica, infatti, la cui presenza è stata riscontrata per la prima volta nel 2012 a Modena, ha causato danni che superano i 200 milioni di euro alle principali colture frutticole della Regione, quali pere, mele, pesche, nettarine, albicocche, ciliegie, kiwi e susine, con percentuali che raggiungono in alcuni casi il 70-80% o addirittura il 100% della produzione, mettendo in serio pericolo anche colture erbacee, quali ad esempio la soia”, ricorda Agrinsieme Emilia-Romagna, evidenziando che si tratta di “una vera e propria emergenza di carattere fitosanitario, che rischia di estendersi ad altre regioni e che, per danni ed estensione, è paragonabile alla Xylella fastidiosa”.

Noi c’eravamo! Alla  manifestazione di Ferrara che ha portato in piazza centinaia di agricoltori e soci e al presidio davanti alla Prefettura di Modena, terminato con l’incontro dei rappresentanti delle Associazioni con il Prefetto Maria Patrizia Paba

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