A ottobre la Biennale dell’Economia Cooperativa, per confrontarsi su sviluppo sostenibile e futuro della cooperazione

Dal 7 al 9 ottobre una tre giorni di confronti sui temi dello sviluppo sostenibile e sul futuro della cooperazione con premi Nobel, esponenti del governo, economisti e intellettuali.
Previsti gli interventi di Renzi, Stiglitz, Prodi, Fitoussi e diversi ministri del governo.
Lusetti: la cooperazione è la realtà che meglio può interpretare gli obiettivi dell’Agenda Onu.

Si terrà, dal 7 al 9 ottobre 2016, la prima Biennale dell’Economia Cooperativa, un evento che proietterà Bologna al centro dei dibattito sull’economia sociale e lo sviluppo sostenibile. La Biennale dell’Economia Cooperativa è organizzata da Legacoop, e rappresenta il momento clou delle celebrazioni per i 130 anni della nascita dell’associazione di rappresentanza delle cooperative.

Le prime anticipazioni del programma e una serie di eventi culturali collegati alla Biennale, sono stati presentati oggi a Bologna, nel corso di una conferenza stampa, dal presidente nazionale di Legacoop, Mauro Lusetti, dal presidente di Legacoop Emilia-Romagna, Giovanni Monti e dalla presidente di Legacoop Bologna, Rita Ghedini.

Quella scelta da Legacoop è una formula inedita per affrontare i temi dello sviluppo sostenibile e dell’economia sociale di mercato. La Biennale di Bologna si collega idealmente con Quebec City, che ospiterà, dall’11 al 13 ottobre, il summit internazionale delle cooperative, con al centro del dibattito i 17 obiettivi dell’Onu per lo sviluppo sostenibile, da raggiungere entro i prossimi quindici anni.

“La cooperazione è uno dei motori dell’economia mondiale ed è la realtà economica che meglio riesce a interpretare gli obiettivi dell’Onu, per lo sviluppo sostenibile, per un’economia democratica e per la riduzione della povertà. Quello che abbiamo raggiunto, però, non può bastarci – dichiara Mauro Lusetti, presidente di Legacoop – per questo vogliamo confrontarci con intellettuali, economisti e rappresentanti delle istituzioni nazionali e internazionali, per fare ancora meglio e per dare un contributo maggiore alla riduzione delle disuguaglianze, il vero nodo dell’attuale sistema economico globale. Parleremo anche di noi – conclude Lusetti – di una storia cominciata 130 anni fa, della quale siamo orgogliosi. Una storia che porteremo all’interno dell’Alleanza delle Cooperative Italiane, per aprire rapidamente un capitolo nuovo”.

Gli organizzatori della Biennale, i cui eventi principali si terranno nella “Cittadella della Cooperazione” allestita a Palazzo Re Enzo, stanno ancora lavorando alla definizione finale del programma, ma gli eventi principali sono stati già fissati. Tra questi il dialogo tra il premio Nobel Joseph Stiglitz e l’ex presidente della Commissione Ue, Romano Prodi. In programma anche un confronto sull’Europa con l’economista Jean Paul Fitoussi, che sarà aperto dal presidente di Legacoop Mauro Lusetti e da un contributo da Bruxelles di Federica Mogherini, Alto rappresentante dell’Unione Europea per gli affari esteri e la politica di sicurezza.

Sono previsti gli interventi di diversi ministri del governo. Legacoop ha invitato il premier Matteo Renzi a tenere un intervento su “Cooperare insieme al cambiamento”, nella sessione conclusiva della Biennale dell’Economia Cooperativa.

Sono previsti anche gli interventi di esponenti della cooperazione, delle organizzazioni sociali e una lectio magistralis sulla legalità di Don Luigi Ciotti .

Altre sessioni della tre giorni, moderate da Gianni Riotta e Federico Taddia, saranno dedicate a temi di grande attualità, quali l’integrazione, le pari opportunità e la cultura, sui quali la cooperazione, per la sua natura, può dare un contributo importante.

Si parlerà anche di innovazione, big data e economia della condivisione in panel coordinati da Luca De Biase.

“Siamo particolarmente onorati della scelta di Bologna come sede della prima Biennale dell’Economia Cooperativa – ha commentato Rita Ghedini, presidente di Legacoop Bologna – Quello bolognese è un territorio dove la cooperazione ha avuto e ha un ruolo di primo piano e dove le imprese cooperative hanno dimostrato una forte capacità di innovare, guardare al futuro e individuare nuove traiettorie di sviluppo. Un patrimonio di competenze e esperienze che mettiamo a disposizione di tutto il movimento cooperativo e dell’Alleanza delle Cooperative, che a Bologna è in avanzata fase di costituzione. Le cooperative bolognesi – conclude Ghedini – hanno radici ben piantate nel territorio ma guardano al mondo e si confrontano quotidianamente con i temi dell’Agenda del Millennio dell’Onu, per questo sentiamo forte la responsabilità di avviare a Bologna un percorso di discussione nel mondo della cooperazione, che avrà il suo culmine nel summit dell’Alleanza Internazionale delle Cooperative di Quebec City”.

Gli appuntamenti della Biennale dell’Economia Cooperativa saranno aperti al pubblico e inframmezzati da eventi e spettacoli all’aperto. Legacoop ha chiesto a diversi artisti italiani di contribuire a comporre “Il Sillabario della Cooperazione”. Lo faranno, tra gli altri, Giorgio Diritti, Francesco Piccolo, Franz Di Cioccio, Silvia Avallone, Luca Mercalli, Dario Vergassola, Serena Dandini e Massimo Cirri.

In contemporanea all’avvio della Biennale, sarà inaugurata Misure del cooperare, mostra performativa per i 130 anni di Legacoop, curata dallo scenografo Peter Bottazzi.

Si tratta di una mostra itinerante che dopo Bologna verrà allestita in tutte le città che stanno organizzando eventi in occasione dei 130 anni di Legacoop: Roma, Milano, Palermo, Genova, Napoli, Cagliari, Ancona, Livorno, Forlì, Catanzaro.

“Il percorso itinerante della Biennale vedrà il coinvolgimento di tutta la cooperazione emiliano-romagnola – afferma Giovanni Monti, presidente di Legacoop Emilia-Romagna – Sarà un momento di celebrazione di una storia importante ma anche l’occasione per riflettere sulle impegnative sfide future che ci attendono. La cooperazione emiliano-romagnola è ben attrezzata, sia dal punto di vista imprenditoriale, sia da quello sociale, per continuare a crescere e produrre benessere diffuso sul territorio. Affronteremo i prossimi anni semplificando le strutture di rappresentanza, adeguandole ai tempi. Ma questo – conclude Monti – vuol dire semplicemente che siamo impegnati a fare ogni sforzo possibile per far crescere e rendere più efficienti le cooperative. Per costruire un mondo migliore c’è bisogno di più cooperazione, noi vogliamo continuare a dare un contributo importante”.

I NUMERI DELLA COOPERAZIONE

Nel mondo sono attive oltre 2,6 milioni di imprese cooperative che garantiscono più di 250 milioni di posti di lavoro, con oltre 1 miliardo di soci e una ricchezza annua generata di oltre 3 miliardi di dollari (Fonte: Ica).

Rappresentano il 12% della forza lavoro del G20. Il 30% delle produzioni agroalimentari (Fonte: Euricse).

In Italia l’Alleanza delle Cooperative Italiane associa 39 mila impese cooperative che rappresentano oltre il 90% del mondo cooperativo italiano per persone occupate (1.200.000), per fatturato realizzato (140 miliardi di euro) e per soci (oltre 12 milioni). La cooperative producono circa l’8% del Pil nazionale e sono una realtà economica ad elevata capacità di inclusione socioeconomica: il 52,8% delle persone occupate nelle cooperative sono donne, il 22% sono immigrati. Le cooperative italiane erogano servizi di welfare a 7 milioni di persone; rappresentano il 25% della produzione agroalimentare (con il 70% del latte, il 60% del vino, il 40% dell’ortofrutta); oltre il 30% del consumo e della distribuzione al dettaglio. Nel credito rappresentano il più grande gruppo bancario a capitale interamente italiano e hanno il 14,8% degli sportelli bancari (Fonte: Aci).

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