ComeTe: con le cooperative sociali Cidas e Camelot arriva a Ferrara la rete di servizi per la cura e l’assistenza della famiglia

Il 17 giugno, nella Sala degli Arazzi del Comune di Ferrara, alla presenza del vicesindaco Massimo Maisto, è stata presentata ComeTe, la rete di servizi dedicati alla cura e al benessere della famiglia, attivata sul territorio ferrarese dalle cooperative sociali Cidas e Camelot.

«Da diversi anni Legacoop supporta il lavoro di rete tra le cooperative per integrare i servizi offerti dal privato sociale – afferma Chiara Bertelli, coordinatrice territoriale di Ferrara di Legacoop Estense –. Auspichiamo dunque che ComeTe si consolidi a Ferrara non solo ampliando la platea di chi accede ai servizi, ma anche includendo soggetti cooperativi già presenti sul territorio che possano contribuire ad integrare ulteriormente l’offerta».

Come ha illustrato Alessandro Micich, responsabile commerciale di ComeTe, la rete è nata nel 2015 e coinvolge 14 cooperative sociali che propongono risposte personalizzate alle famiglie che cercano una soluzione di assistenza nelle altre province dell’Emilia – Romagna, oltre che nelle Marche, in Abruzzo, Veneto e Friuli Venezia Giulia. Elias Becciu, coordinatore di ComeTe per il territorio ferrarese, ha spiegato che nello specifico la rete offre un servizio personalizzato a seconda delle diverse esigenze sul piano sanitario, assistenziale, riabilitativo ed educativo. Basta chiamare il numero verde 800502081, esporre la propria richiesta di assistenza e, nel giro di 48 ore, si verrà ricontattati da un care manager che, recandosi a domicilio, aiuterà le famiglie ad individuare un percorso adatto alle specifiche necessità. Le aree ad oggi coperte nella provincia sono la città di Ferrara e i comuni di Berra, Bondeno, Cento, Copparo, Formignana, Jolanda di Savoia, Mirabello, Poggio Renatico, Ro, Sant’Agostino Tresigallo e Vigarano Mainarda.

«ComeTe si propone al territorio ferrarese per dare un sollievo agli utenti e a chi sta attorno a loro, per sviluppare le sfere di autonomia e riattivare le risorse ancora presenti, evitare l’isolamento e restituire prospettive di integrazione nella rete sociale che la comunità offre», ha spiegato Patrizia Bertelli, presidente di Camelot, che ha inoltre evidenziato come il progetto sia una sfida imprenditoriale che si pone l’obiettivo di far uscire dall’illegalità una serie di lavori “sommersi”.

ComeTe si avvale di personale qualificato e altamente specializzato che da anni opera nel territorio ferrarese, e fornisce un’ampia gamma di prestazioni sia domiciliari che in strutture specializzate. Le famiglie potranno trovare sostegno per la cura e l’assistenza della persona, le prestazioni infermieristiche, la riabilitazione con terapisti e i percorsi con educatori professionali rivolti all’infanzia e alla pre-adolescenza e adolescenza, in particolare nell’ambito dei Disturbi Specifici dell’Apprendimento, il ricovero per brevi o lunghi periodi in residenze assistite, oltre che la consulenza psicologica per la diagnosi e il supporto al singolo e all’intero nucleo.

«Abbiamo scelto di rafforzare il nostro intervento in ambito socio assistenziale e sanitario perché riteniamo che il ruolo dei soggetti del Terzo Settore sia quello di integrarsi con l’offerta di servizi erogati dal pubblico», ha affermato Daniele Bertarelli, vice presidente di Cidas, che ha aggiunto «la rete ComeTe sarà anche un punto di informazione e orientamento per entrare in contatto con i servizi, pubblici e privati, e per conoscere i diritti delle persone, le facilitazioni esistenti e le procedure di acceso».

L’Istat stima che siano circa 3 milioni i familiari caregiver che in Italia assistono anziani, malati e disabili. Come evidenzia il “Rapporto Sociale Anziani” 2015 della Regione Emilia – Romagna, in regione le famiglie in cui vivono persone anziane sono una su tre, inoltre il 26% dei nuclei familiari è composto solo da anziani. Ferrara è la provincia con la maggiore incidenza di persone di età superiore ai 65 anni, che rappresentano il 27% del totale dei cittadini. L’invecchiamento degli abitanti e la progressiva erosione della quota di popolazione attiva, sono i fenomeni che vengono oggi evidenziati come potenziali rischi per un welfare che deve riuscire a coprire tutti i bisogni socio-sanitari che mano a mano stanno aumentando.

Nella sua conclusione, il vicesindaco Massimo Maisto ha sottolineato tre elementi chiave di ComeTe: la capacità di informare e orientare i cittadini, la professionalità, la legalità.

www.servizicomete.it

 

IMG_0062

Leggi tutte le news