Consapevolezza, orgoglio e fiducia: a Ferrara la 14^ Giornata dell’Economia, per fare il punto sull’Italia che fa impresa

Si è svolta a Ferrara venerdì 10 giugno, nell’Aula Magna del Dipartimento di Giurisprudenza di Unife, la 14^ Giornata dell’Economia, promossa dalla Camera di Commercio di Ferrara. La giornata, dal titolo “Italia, storie di passione e di impresa”, ha voluto evidenziare il ruolo dei sei milioni di imprese italiane che tengono insieme il tessuto economico e sociale del nostro paese e fare il punto sullo stato dell’economia, dando voce a rappresentanti nazionali delle associazioni, tra cui il presidente di Legacoop Mauro Lusetti, istituzioni ed economisti.

Dopo il saluto del prorettore dell’Università di Ferrara Giovanni Masino e del sindaco Tiziano Tagliani, è intervenuto l’assessore alle politiche europee e alla formazione della Regione Emilia-Romagna Patrizio Bianchi: «l’elemento imprescindibile, che spesso manca, è la capacità di comprensione di quello che ci succede attorno e del contesto globale in cui ci collochiamo. Solo chi sa lavorare tenendo insieme tutti può cogliere al massimo le opportunità che si presentano e puntare ad una crescita duratura». Nel suo discorso introduttivo, il presidente della Camera di Commercio di Ferrara Paolo Govoni ha messo in luce «un’Italia di cui non c’è consapevolezza e di cui invece bisogna essere orgogliosi. Dobbiamo guardare al fare impresa di qualità, perché la qualità e la bellezza del modo di produrre è un patrimonio della nostra terra che dobbiamo lasciare come testimone». Govoni ha concluso con una metafora: «quando soffia il vento del cambiamento, non bisogna costruire muri ma mulini a vento».

Ha poi avuto inizio la tavola rotonda, moderata dalla giornalista di SKY TG24 Federica de Sanctis, con interventi dei Presidenti nazionali di Confagricoltura Mario Guidi, Legacoop Mauro Lusetti, Cia Secondo Scanavino, Cna Daniele Vaccarino e i vice Presidenti nazionali di Confcommercio Renato Borghi, Confartigianato Marco Granelli e Confesercenti Roberto Manzoni.

Per Lusetti, «siamo in una fase in cui l’economia è ripartita ma non è ancora possibile parlare di una ripresa. In questo contesto, il mondo economico e le istituzioni devono essere in grado di cambiare passo e riorganizzarsi per rispondere in maniera positiva ai cambiamenti, attraverso un piano lungimirante. Il tema della giustizia e della scuola sono fondamentali se vogliamo darci prospettive a lungo termine».

Secondo Giuseppe Tripoli, Segretario generale Unioncamere, «siamo in una fase di enorme polarizzazione, tra imprese che vanno molto male e imprese che stanno crescendo esponenzialmente. Sono principalmente tre i tratti distintivi comuni a chi ce l’ha fatta: l’internazionalizzazione, l’utilizzo del digitale in maniera strutturale, l’investimento sulle risorse umane».

Ha concluso Sandro Gozi, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, che si è voluto concentrare su tre parole chiave: consapevolezza, orgoglio, fiducia. «In questi ultimi decenni non siamo stati abbastanza consapevoli delle potenzialità del nostro paese. Dobbiamo esserne più orgogliosi, abbandonando l’atteggiamento di esagerata autocritica e disfattismo. Noi abbiamo fiducia negli imprenditori e, come Paese, non vogliamo farci richieste immediate, ma impostare una strategia. Come vogliamo pensarci da qui a dieci anni?».

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