La cooperazione e il calabrone

Bellacoopia Estense deve la sua mascotte, il Calabrone, a una figura importantissima della cooperazione italiana e mondiale: Ivano Barberini, il quale sosteneva che la Cooperazione e il Calabrone sono simili, perchè entrambi non dovrebbero sopravvivere, stando alle leggi che governano i loro mondi.

Secondo i principi della fisica, il Calabrone non dovrebbe volare a causa di un’apertura alare, insufficiente a sostenerne il peso. Eppure il calabrone vola. Allo stesso modo, secondo le regole dell’economia di mercato, l’impresa cooperativa non dovrebbe sopravvivere in un ambiente in cui tutti i competitor sono orientati alla sola ricerca del profitto. Invece le cooperative, nella loro lunga storia, hanno dimostrato di saper competere sul mercato senza perdere i grandi valori di solidarietà, mutualità, partecipazione e intergenerazionalità che sono alla base degli 8 Principi della Cooperazione.

La cooperativa, oggi, è un’impresa capace di competere nel mercato, sia sul piano economico sia su quello culturale, ponendo al centro del suo agire imprenditoriale la persona, il benessere collettivo, l’uguaglianza e la solidarietà.

È questo il messaggio che Ivano Barberini ha lasciato ai futuri cooperatori nel suo libro, intitolato appunto, “Come vola il calabrone”.